Portamento, eleganza, fascino, tutto merito del tacco a spillo. Marilyn Monroe diceva "Non so chi abbia inventato i tacchi alti, ma noi donne gli dobbiamo molto." Nel 1953 a Vigevano, la capitale delle calzature, nasce il tacco a spillo. La scarpa femminile, che dai tempi più remoti era stata sempre arricchita dal tacco, ora diviene delicatamente sobrietà, gusto, raffinatezza, desiderio, un'opera d’arte. Salvatore Ferragamo crea le calzature per le dive e dà al décolleté quel tocco di esuberanza, grazie al tacco a spillo. La donna completa la sua immagine e diviene anche seduzione e coinvolgimento, sia che indossi i jeans, il tailleur o l’abito da cocktail, in una situazione di lavoro o di svago. Décolleté, sandali e stivaletti sprigionano vitalità e sex appeal con i loro tacchi a spillo che offrono la giusta espressione di gusto e forza comunicativa. Il modo di camminare diviene sinuoso e provocante, i nostri protagonisti allungano la gamba, rendono il piede più piccolo, danno risalto alla caviglia e creano una figura più slanciata. Per molti anni i tacchi a spillo, segnalati come emblema del cattivo genere, sono vietati negli aerei e all’entrata di certi edifici pubblici, si offre alle donne una borsa in cui mettere queste scarpe moralmente scorrette, ma non dura. Oggi ritorna pienamente nella moda questa valorizzazione per riprendere i canoni di una determinata sensualità femminile di cui noi donne non ci possiamo privare per saper essere nel sociale le principali protagoniste. - Tosca Guarino